Prendetevi il diritto di essere degli eletti


Che ognuno di voi dichiari: da questo momento scelgo me stesso. Non è che ne avete il diritto perché siete capaci e degni, ma proprio perché esso, questo diritto, è semplicemente in vostro possesso. Lo spazio delle varianti contiene tutto, e, tra le tante, c’è una certa cosa, la più importante, predisposta appositamente per ognuno di voi: il verdetto sul vostro diritto. È il vostro lasciapassare per l’Eternità, la ratifica del privilegio di decidere della propria realtà.

Per tutta la vita vi hanno indottrinato a seguire la giusta strada e ancora continuano a insegnarvi come dovete essere, come dovete agire, chi dovete venerare e a cosa dovete ambire. Ora, però, prendetevi il vostro sacrosanto diritto di fissare delle leggi a voi proprie. Voi da soli dovete decidere cos’è giusto o non è giusto per voi, perché voi, da soli, formate lo strato del vostro mondo. Siete in diritto di definire giusto ciò che per altri è errato, a patto che ciò non rechi danno ad alcuno. Fruendo del privilegio di emettere il vostro verdetto, vivete in conformità al vostro credo.

Prendetevi il diritto di essere degli eletti

Nella nostra vita le opinioni sono tante, quante le persone. Alcuni dicono che una cosa è nera, altri sostengono che la stessa cosa sia bianca. A chi credere? In questi momenti ricordatevi che il mondo è uno specchio, e concorda con ognuno, con chiunque osi emettere il proprio verdetto. Voi, però, non siete uno specchio! Voi siete o coloro che accettano i verdetti altrui, o l’Arbitro, che emette i
propri. In forza di ciò, la questione relativa a quale verità considerare unicamente autentica, con quale partito schierarsi, se con quello dei “neri” o con quello dei “bianchi”, non si pone nemmeno.

Ora ciascuno di voi può definire per se stesso la propria verità: ho stabilito in questo modo perché sono l’Arbitro della mia realtà. Ed è una formula che funziona, perché avete a vostra disposizione lo spazio delle varianti e lo specchio duale, vale a dire tutto ciò che è necessario al fine di incarnare in realtà il pensato.

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