Il nuovo libro è uscito! Viviamo in un sogno collettivo: svegliamoci!


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Foto: press

Finalmente il nuovo libro di Vadim Zeland, Il Proiettore, è disponibile nelle librerie e nei circuiti on line.

Un libro-agenda, che sarà la vostra guida del Transurfing e che si presenta con delle pagine scritte e pagine bianche,  per scrivere di proprio pugno: diapositive, pensieri forma, intenzioni pure, constatazioni e quanto utile per consentire al lettore di raggiungere sogni, fini e desideri.

La cosa più importante, il primo passo da fare, è svegliarsi dal sogno collettivo e passare dall’essere semplici “ricevitori” (che subiscono la realtà) a “trasmettitori” (che proiettano la propria realtà), ossia co-creatori, parte attiva del processo creativo di trasmissione mentale. Il Transurfing, lo ricordiamo, è una tecnica di gestione della realtà, non si tratta di fantasticherie ma di un lavoro concreto, da svolgere quotidianamente con metodo e disciplina.

Qualcuno – racconta l’autore, Zeland, nel suo ultimo libro pubblicato recentemente in Italia – vive in uno stato di costante preghiera, devoto al culto delle sue divinità, qualcun’altro vive in balia degli stereotipi imposti dalla società, qualcun altro ancora vive nei movimenti sociali, nelle reti, nell’ansia continua di tutti i giorni, nel lavoro, senza alzare la testa, nei suoi sogni, nei suoi complessi, o problemi, o limiti

È l’illusione dello specchio, che distorce la nostra percezione della realtà e non il contrario. Le nostre emozioni soffrono di questo limite, viviamo in maniera soggettiva, guidati dalle nostre paure e ci illudiamo che ciò che vediamo ci rappresenti in qualche modo, invece di proiettare l’immagine (ideale) di come vorremmo veramente che andassero le cose. Siamo limitati dalla nostra percezione emotiva e adattiamo i nostri pensieri di conseguenza. Invece dovremmo fare il primo passo, proiettare le immagini (le diapositive) che desideriamo trasformare nella nostra realtà, essere “trasmettitori di realtà”.

Alcuni passaggi de Il Proiettore, narrano proprio questo: “Stranamente, a pochi è dato capire che cosa significhi girare il proprio film intenzionalmente e consapevolmente, controllare il corso dei propri pensieri, trasmettere non ciò che si vede fuori ed è imposto dall’esterno ma ciò che si desidera vedere” .

Come fare allora?

Nel nuovo libro è spiegato come fare, dovrete solo avere la pazienza di leggero, rileggerlo quanto necessario e seguire i consigli, mettendo in pratica quanto descritto nel testo.

È molto semplice, il libro è una “guida”, da sfogliare e da compilare, scrivendo in prima persona.

Alla prossima e buone vacanze!